L’industria assicurativa: una storia italiana
La storia delle assicurazioni in Italia ha radici antiche che risalgono all’epoca romana, quando esistevano forme primitive di assicurazione marittima. Tuttavia, il concetto moderno di assicurazione in Italia si è sviluppato principalmente a partire dal Medioevo.
- EPOCA ROMANA
Nell’era romana, esistevano alcune forme primitive di assicurazione, principalmente nel contesto delle attività marittime e commerciali. Queste antiche forme di assicurazione erano basate su accordi informali tra i commercianti e i proprietari di navi, poiché non esistevano istituzioni di assicurazione strutturate come le conosciamo oggi: non c’era una struttura istituzionale formale per la gestione dei rischi, come le moderne compagnie di assicurazione.
Una delle prime forme di assicurazione romana era nota come “mutuum“. In un mutuum, un individuo o un commerciante poteva prendere in prestito denaro da un altro individuo e fornire come garanzia una nave o una merce in viaggio. Se la nave o la merce fossero andate perdute a causa di eventi come naufragi o attacchi di pirati, il mutuatario non era tenuto a restituire il denaro al prestatore. Questo era un modo rudimentale di condividere il rischio associato al commercio marittimo.
Esisteva un sistema informale in cui i nautae (marinai) e i caupones (tavernieri) potevano contribuire a un fondo comune per aiutare i membri della loro comunità a coprire le perdite dovute a eventi marittimi. Questo sistema era basato sulla fiducia reciproca tra i membri della comunità e aveva lo scopo di fornire un certo grado di protezione finanziaria.
I contratti di affitto e noleggio di navi romane potevano includere clausole che specificavano come le perdite dovute a eventi marittimi sarebbero state gestite tra le parti coinvolte. Ad esempio, un contratto poteva stabilire che il noleggiatore non sarebbe stato responsabile per le perdite dovute a eventi al di fuori del suo controllo, come tempeste o naufragi.
In alcuni casi, i commercianti romani potevano fare offerte o donazioni ai templi o ai santuari delle divinità protettrici dei viaggiatori e dei commercianti, come Mercurio, chiedendo protezione dalle calamità durante i loro viaggi. Questo era un modo per cercare una forma di “assicurazione divina”.
- EPOCA MEDIEVALE
Il settore assicurativo nel Medioevo italiano era molto diverso dalle moderne compagnie di assicurazione che conosciamo oggi. Le prime tracce di sistemi di assicurazione rudimentali ebbero origine principalmente nelle città portuali. Le città costiere italiane, come Genova, Venezia, e Amalfi, erano importanti centri commerciali e marittimi nel Medioevo.
Per proteggere i loro investimenti nelle spedizioni via mare, i mercanti e gli armatori svilupparono forme primitive di assicurazione marittima. Questo tipo di assicurazione era noto come “assicurazione a premio” ed era basato su accordi informali tra gli operatori commerciali. In caso di perdita delle merci dovuta a eventi come naufragi o attacchi dei pirati, i mercanti che partecipavano a un determinato viaggio condividerebbero le perdite in proporzione al loro contributo finanziario.
A Genova, un’organizzazione chiamata “Cofradie della Marineria” forniva assistenza ai membri delle corporazioni di mercanti e armatori in caso di incidenti marittimi. Questa organizzazione può essere vista come una sorta di compagnia di assicurazione primitiva nel settore marittimo.
In alcune città italiane, le Leghe commerciali, come la Lega Anseatica, offrivano una forma di protezione e assistenza reciproca tra i loro membri in viaggio. Se una nave veniva persa o subiva danni, gli altri membri della lega avrebbero fornito supporto finanziario ai mercanti colpiti.
Le Corporazioni commerciali svolgevano un ruolo cruciale nella gestione del commercio marittimo e nella protezione degli interessi dei commercianti. Queste corporazioni hanno sviluppato forme primarie di assicurazione marittima, in cui i commercianti contribuivano a un fondo comune per coprire le perdite dovute a eventi come naufragi, pirateria o danni alle merci durante il trasporto. Questi fondi sono considerati precursori delle moderne compagnie di assicurazione.
Sebbene queste pratiche fossero ancora informali, il Medioevo italiano rappresentò un periodo iniziale di sviluppo per il settore assicurativo. Con il tempo, queste forme di assicurazione si sarebbero evolute in compagnie di assicurazione più strutturate e regolamentate, soprattutto a partire dal Rinascimento.
- EPOCA RINASCIMENTALE
Il Rinascimento italiano, un periodo storico che va approssimativamente dal XIV al XVII secolo, è noto per essere stato un periodo di rinascita culturale, artistica ed economica. Durante questo periodo, il settore assicurativo in Italia ha conosciuto sviluppi e cambiamenti significativi.
Nel XIV secolo, si iniziarono a utilizzare le “scritture assicurative” o “polizze d’assicurazione” per documentare gli accordi di assicurazione marittima. Questi documenti scritti rappresentano i primi passi verso una formalizzazione delle pratiche di assicurazione.
Il Rinascimento italiano è stato caratterizzato da un notevole sviluppo del commercio marittimo, con città come Venezia, Genova, e Firenze che si sono affermate come importanti centri commerciali e portuali. L’aumento del commercio internazionale ha portato poi ad una maggiore necessità di copertura assicurativa per le merci trasportate via mare.
Alcune città emanarono, proprio in questo periodo, leggi e regolamenti che disciplinavano il settore assicurativo. Ad esempio, a Venezia, vennero emanate leggi che regolamentavano la pratica dell’assicurazione marittima e stabilivano le regole per la risoluzione delle controversie tra assicuratori e assicurati.
L’assicurazione si è evoluta per includere anche altre forme di copertura, come l’assicurazione contro incendi e l’assicurazione dei carichi. Questi sviluppi hanno contribuito a diversificare il settore assicurativo.
Una delle prime compagnie di assicurazione marine in Italia, e in Europa, è stata la “Compagnia di Assicurazione di Genova,” fondata nel 1347, nota come Compagnia di San Giorgio. La Compagnia era gestita da un consiglio di amministrazione composto da mercanti genovesi e aveva lo scopo di fornire protezione finanziaria ai mercanti e agli armatori genovesi contro le perdite causate da eventi come naufragi, pirati e danni alle merci durante il trasporto marittimo. Questa compagnia è considerata un precursore delle moderne compagnie di assicurazione e aveva un importante impatto sul commercio marittimo europeo durante il Rinascimento.
Oltre a Genova, altre città portuali italiane, come Venezia, svilupparono nuove forme di assicurazione marittima. Gradualmente, si iniziarono a fornire coperture assicurative più strutturate e professionali rispetto rispetto a quelle fornite dalle corporazioni commerciali. Questi sviluppi in campo assicurativo furono essenziali per sostenere e facilitare il commercio internazionale.
Infatti, l’Italia era un importante attore nel commercio internazionale, e ciò ha portato a una crescente competizione internazionale nel settore assicurativo marittimo. Le compagnie italiane avevano a che fare con assicuratori stranieri e negoziavano contratti assicurativi con mercanti e navi provenienti da tutto il mondo.
- IL SEICENTO E IL SETTECENTO
Durante il Seicento e il Settecento, l’assicurazione in Italia ha continuato a svilupparsi, con un’enfasi particolare sull’assicurazione marittima, data l’importanza del commercio marittimo per l’economia italiana dell’epoca. Questo periodo contribuì a gettare le basi per l’industria assicurativa moderna nel paese.
In molte città portuali italiane come Genova, Venezia e Livorno, emersero le prime compagnie di assicurazione marittima. Queste compagnie furono fondate per affrontare i rischi legati alle attività commerciali e alle spedizioni via mare. Gli armatori e i commercianti potevano stipulare polizze assicurative per coprire le perdite dovute ai naufragi, pirateria o danni alle merci trasportate.
Nel corso del Settecento, il numero di compagnie di assicurazione marittima in Italia aumentò significativamente. Queste compagnie offrivano polizze sia ai commercianti italiani che a quelli stranieri coinvolti nel commercio marittimo.
Durante questo periodo, furono introdotte alcune leggi e regolamenti per regolare l’industria assicurativa. Ad esempio, nel 1744, a Genova, fu promulgato un regolamento per le assicurazioni marittime che stabiliva le regole per le compagnie di assicurazione e definiva i termini delle polizze.
Alcune compagnie di assicurazione iniziarono a diversificare le loro offerte, estendendosi all’assicurazione contro incendi e altre forme di assicurazione non strettamente legate al commercio marittimo.
- L’OTTOCENTO
Nell’Ottocento, l’assicurazione italiana attraversò una fase di crescita e sviluppo significativi, con un’espansione delle compagnie di assicurazione e una diversificazione dei prodotti offerti.
All’inizio dell’Ottocento, l’industria assicurativa in Italia rimaneva ancora limitata alle assicurazioni marittime. Dal ventennio in poi, le compagnie di assicurazione italiane iniziarono a diversificare le loro offerte, nel ramo danni (incendio) e vita.
La crescita del moderno settore assicurativo in Italia è sostenuta dai crescenti volumi commerciali gestiti dai principali porti italiani, primi fra tutti, Genova, ma anche Trieste, allora nell’Impero austriaco: la prima compagnia assicurativa moderna in Italia è una mutua, l’Istituto Trentino e Alto Adige, fondata a Trento nel 1821. Successivamente, vennero istituite altre Mutue nelle città di Milano, Torino, Napoli.
Con lo sviluppo delle attività industriali e commerciali, divenne evidente la necessità di proteggersi anche contro i danni causati dagli incendi. Di conseguenza, sorsero compagnie di assicurazione contro incendi, come la Società Reale di Assicurazione Mutua a quota fissa contro i danni d’incendio, fondata a Torino nel 1829.
Nel 1831, a Trieste, venne fondata l’Assicurazioni Generali, all’epoca nota come “Generali Austro-Italiche.” Questa compagnia assicurativa avrebbe poi acquisito importanza a livello internazionale ed è diventata una delle compagnie di assicurazione più grandi e influenti al mondo.
Nel 1838, sempre a Trieste, venne fondata la Riunione Adriatica di Sicurtà, una compagnia assicuratrice italiana molto influente, che oggi è parte del Gruppo Allianz.
L’industria assicurativa in Italia ricevette una certa regolamentazione nel corso dell’Ottocento. Nel 1862, ad esempio, subito dopo l’unificazione dell’Italia, venne emanato il Codice di Commercio Generale, che includeva disposizioni specifiche relative all’assicurazione.
Molte compagnie di assicurazione italiane iniziarono a espandersi oltre i confini nazionali, offrendo copertura anche in altri paesi europei. Tuttavia, la crisi economica globale del 1873, La “Lunga Depressione” (da non confondere con la “Grande Depressione” del 1929) ebbe un impatto significativo sull’industria assicurativa in Italia, causando problemi finanziari per molte compagnie. La crisi perdurò per due decenni e fu causata da un’eccessiva offerta di prodotti agricoli e industriali che causò un crollo dei prezzi, l’abbassamento dei salari e il licenziamento di migliaia di persone.
- XX° SECOLO
La storia dell’assicurazione italiana nel corso del Novecento è stata segnata da significativi cambiamenti ed eventi drammatici.
Durante la Prima Guerra Mondiale, l’industria assicurativa italiana subì notevoli perturbazioni. L’incremento delle attività belliche portò a un aumento significativo delle richieste di polizze assicurative per le proprietà e le attività industriali. Tuttavia, la guerra comportò anche perdite considerevoli per le compagnie assicurative a causa dei danni causati dai conflitti. Le compagnie dovettero affrontare sfide nella gestione dei rischi legati alla guerra.
Dopo la Prima Guerra Mondiale, l’industria assicurativa si riprese gradualmente. Le compagnie cercarono di diversificare i loro prodotti e offrire nuove polizze per soddisfare le crescenti esigenze della popolazione. Tuttavia, il periodo tra le due guerre mondiali fu caratterizzato da turbolenze economiche e politiche, vedi la Grande Depressione del 1929, il che ebbe un impatto sulla stabilità del settore.
Successivamente, la Seconda Guerra Mondiale ebbe un impatto devastante sull’assicurazione in Italia. L’industria assicurativa dovette affrontare enormi perdite a causa dei danni causati dai bombardamenti e dalle operazioni belliche. Molte compagnie assicurative dovettero sospendere temporaneamente le loro operazioni, e gran parte della documentazione assicurativa andò perduta. La guerra comportò una crisi per il settore, che avrebbe richiesto anni per riprendersi completamente.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, iniziò una lenta ma costante ripresa. L’economia italiana si riparò gradualmente, e ciò comportò una maggiore richiesta di polizze assicurative per proteggere le nuove attività industriali e commerciali. Le compagnie assicurative introdussero nuovi prodotti e servizi per adeguarsi alle esigenze del mercato in rapido cambiamento.
Durante il quarantennio 1960-2000, il settore assicurativo italiano conobbe una crescita costante. Le compagnie introdussero nuovi prodotti come le polizze vita e le assicurazioni sanitarie, espandendo il loro portafoglio di servizi. La regolamentazione dell’assicurazione in Italia si rafforzò per garantire una maggiore stabilità e protezione dei consumatori.
- L’INDUSTRIA ASSICURATIVA ITALIANA, OGGI
Negli ultimi decenni del Novecento e all’inizio del XXI secolo, l’industria assicurativa italiana si è modernizzata ulteriormente, adottando tecnologie avanzate e la digitalizzazione. Dal lato della regolamentazione, l’IVASS ha continuato a rafforzare le normative per garantire la stabilità del settore assicurativo e la protezione dei consumatori.
Molte compagnie hanno sviluppato nuove strategie di distribuzione, come la vendita online di polizze (uso sempre più frequente di applicazioni mobili e piattaforme online per facilitare la vendita di polizze, il reclamo e la gestione dei clienti). Inoltre, stanno sempre più utilizzando l’analisi dei dati per valutare i rischi e stabilire i premi. Questo ha portato a tariffe più personalizzate per i clienti, basate sui loro comportamenti e sulle informazioni raccolte.
Il settore assicurativo italiano ha sviluppato prodotti innovativi per soddisfare le esigenze mutevoli dei consumatori, come le polizze assicurative legate a eventi specifici (come viaggi o attività sportive), le assicurazioni basate sulla condivisione (come l’assicurazione auto a consumo) e coperture specifiche per i nostri amici a quattro zampe (PET).
Tuttavia, con l’aumento dei disastri naturali legati ai cambiamenti climatici, le compagnie di assicurazione sono chiamate a rivedere le loro politiche e strategie di rischio. L’assicurazione contro i danni causati da eventi climatici estremi è diventata una questione importante.
Anche la pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto significativo sul settore sanitario e sulle assicurazioni sanitarie in Italia. Le compagnie di assicurazione hanno dovuto adattare le loro offerte per affrontare le nuove sfide legate alla salute pubblica.
Inoltre, l’invecchiamento della popolazione italiana ha portato ad un aumento della domanda di assicurazioni sulla vita e sulla salute, con un focus crescente sulla previdenza sociale, la pensione e le polizze Long Term Care (LTC)
Oggi, l’industria assicurativa italiana è robusta e offre una vasta gamma di prodotti e servizi, tra cui assicurazioni sulla vita, assicurazioni sanitarie, cauzioni e fideiussioni, oltre alle RCA, alle RC Professionali e molto altre coperture a supporto di famiglie e aziende. Le compagnie di assicurazione italiane competono sia a livello nazionale che internazionale, contribuendo in modo significativo all’economia del paese.
