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Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) è parte dell’Iniziativa Next Generation EU ed è stato concepito per affrontare le sfide economiche e sociali, incoraggiare la crescita sostenibile e la ripresa delle economie colpite dalla pandemia. Si tratta di un piano specifico adottato da ogni governo nazionale dell’UE e può variare, da paese a paese, a seconda delle esigenze e delle priorità nazionali. I piani possono subire modifiche durante il processo di discussione, negoziazione e approvazione con le istituzioni dell’Unione Europea.

Le aree di investimento, individuate dall’Unione Europea, sono le seguenti:

Infrastrutture: Investimenti in progetti di infrastrutture quali strade, ferrovie, ponti, reti di trasporto pubblico, porti, aeroporti e infrastrutture digitali per migliorare la connettività e la qualità della vita delle persone.

Transizione ecologica: Affrontare le sfide ambientali attraverso investimenti nell’efficienza energetica, nelle energie rinnovabili, nella mobilità sostenibile e nella riduzione delle emissioni di carbonio.

Ricerca e innovazione: Investimenti in progetti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica per stimolare l’economia basata sulla conoscenza e sostenere settori ad alta tecnologia.

Istruzione e formazione: Investimenti nell’istruzione, nella formazione professionale e nell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita per favorire una forza lavoro altamente qualificata e preparata per le sfide future.

Settore sanitario: Investimenti per rafforzare il sistema sanitario, migliorare l’accesso alle cure mediche, potenziare la ricerca medica e prepararsi meglio alle future emergenze sanitarie.

Digitalizzazione: Promuovere la digitalizzazione delle imprese e dell’amministrazione pubblica, migliorando l’efficienza e favorendo l’innovazione tecnologica.

Sostegno alle imprese: Incentivi per le imprese, specialmente per le PMI, al fine di favorire la crescita economica, la creazione di posti di lavoro e la competitività sul mercato globale.

Riduzione della povertà e inclusione sociale: Misure volte a sostenere i gruppi più vulnerabili della società e ad affrontare il rischio di esclusione sociale.

Il valore complessivo del PNRR ITALIA è di 191,5 miliardi di euro: 68,9 miliardi a fondo perduto e 122,6 miliardi in prestito. Come funziona:

  1. Struttura: Il PNRR italiano è stato strutturato in diverse componenti e progetti, ciascuno indirizzato a specifiche sfide e obiettivi. Ogni componente affronta un’area di investimento chiave e ha misure specifiche per realizzare gli obiettivi prefissati.
  2. Finanziamenti UE: L’Italia riceverà finanziamenti dall’Unione Europea in forma di sovvenzioni e prestiti agevolati per attuare i progetti inclusi nel PNRR. Il finanziamento è erogato gradualmente a seguito del raggiungimento di obiettivi specifici e della verifica dell’attuazione delle misure previste.
  3. Implementazione e monitoraggio: Il governo italiano è responsabile dell’attuazione del PNRR e della realizzazione dei progetti proposti. L’attuazione sarà monitorata sia a livello nazionale che a livello dell’UE per garantire che i finanziamenti siano utilizzati correttamente e i risultati raggiunti.

Principali aree di intervento concordate dal governo nazionale:

  • Transizione ecologica
  • Transizione digitale
  • Infrastrutture per la mobilità sostenibile
  • Istruzione e ricerca
  • Salute e benessere
  • Inclusione sociale e coesione territoriale
  • Sviluppo del Mezzogiorno: Progetti per ridurre le disuguaglianze tra il Nord e il Sud dell’Italia.

Prima del PNRR, ci sono stati altri importanti piani di sostegno e investimento promossi a livello europeo per affrontare crisi economiche o sostenere lo sviluppo e la crescita delle economie dell’UE:

  1. Fondo di adeguamento alla globalizzazione (FEG): Questo fondo è stato istituito nel 2007 per fornire aiuti finanziari ai lavoratori che avevano perso il lavoro a causa di cambiamenti significativi nei modelli commerciali globali.
  2. Piano Europeo di Ripresa (PEPR) 2009: Questo piano è stato creato in risposta alla crisi finanziaria globale del 2008 ed era volto a stimolare la crescita economica e mitigare gli effetti della recessione. Il PEPR ha fornito finanziamenti e sostegno finanziario a progetti di infrastrutture, ricerca e sviluppo, energie rinnovabili e altre aree chiave.
  3. Iniziativa per l’Occupazione Giovanile (YEI): L’YEI è stata un’iniziativa specifica dell’UE per combattere la disoccupazione giovanile e promuovere l’occupazione dei giovani. È stato avviato nel 2013 e ha offerto opportunità di lavoro, formazione e apprendistato per i giovani disoccupati.
  4. Piano Juncker (InvestEU): Lanciato nel 2014 dall’allora presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, il Piano Juncker (ora noto come InvestEU) mira a mobilitare investimenti per sostenere progetti strategici in vari settori, come infrastrutture, ricerca, sviluppo e PMI.